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28 marzo 2012 3 28 /03 /marzo /2012 13:19

Vi avevamo già informati della consultazione sulla seconda fase del Piano d'Agglomerato del Luganese (PAL2) svoltasi dall'8 febbraio all'8 marzo scorso. I documenti del PAL2 erano stati presentati al pubblico il 16 febbraio a Vezia: una riunione a cui hanno partecipato una sessantina di persone. Nel frattempo i comuni del comprensorio oltre ai vari gruppi e associazioni interessati hanno introdotto le loro osservazioni. A fine giugno, il Consiglio di Stato dovrà inoltrare a Berna l'incarto per la richiesta di sussidio federale (si spera nel 30%, ma non è sicuro).

Anche le associazioni che operano a Lugano e dintorni per la salvaguardia del territorio (Cittadini per il Territorio/Massagno, VivaGandria, Uniti per Brè, Capriasca Ambiente e Associazione Quartiere Bomborozzo/Massagno), che si incontrano nell'ambito dell'Osservatorio della Mobilità Luganese, hanno introdotto le loro osservazioni. L'esame dei voluminosi e complessi documenti nel breve spazio di un mese ha richiesto diversi incontri e un duro lavoro di redazione. Per rispettare lo stretto termine concesso, l'8 marzo abbiamo inviato al Dipartimento del Territorio cantonale le nostre osservazioni preliminari. In questi giorni abbiamo steso la bozza definitiva delle nostre osservazioni che verranno consegnate quanto prima al Cantone.

Siamo soddisfatti del risultato del lavoro fatto e speriamo possa dare frutti, contribuendo a un profiquo dibattito. Sempre che lo spazio e il tempo necessari vengano concessi, cosa che finora non si è data. Ricordiamo che si sta parlando, per così dire, del "cantiere del secolo" del Luganese, che richiederà nei prossimi trent'anni l'investimento di oltre un miliardo e mezzo di franchi: in confronto il LAC, con i suoi 150 milioni, fa una figura meschina. Un cantiere che, ridefinendo le vie della mobilità, dovrebbe restituirci una città più bella e vivibile, cambiando a favore del primo il rapporto modale tra trasporto pubblico e trasporto individuale motorizzato. Per questo si fa un gran parlare di treno e di tram luganese, spargendo molte illusioni tra la popolazione. In apparenza un'operazione di marketing verso la Confederazione - che i sussidi li concede a condizioni ben precise, favorevoli al trasporto pubblico. Invece, a meno di un rimescolamento di carte, il tram di Lugano dovremo ancora aspettarlo a lungo, perché oggi il PAL2 propone in priorità la costruzione di nuove strade per le automobili; con l'eccezione della navetta tranviaria in galleria tra Bioggio e il centro di Lugano, un'opera molto costosa che, se mai dovesse essere realizzata, andrebbe rinviata a una fase successiva.

Per il momento ci limitiamo a presentarvi i documenti, in seguito ritorneremo sugli aspetti particolari di un iter che già si annuncia molto tormentato.

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