Giovanni Buzzi - coautore del piano regolatore - « l’edificabilità non è più attuale, perché Gandria ora fa parte di Lugano e le risorse sono quelle di un comune
ricco e non più di un comune povero, che si stava dissanguando e aveva bisogno di chiamare abitanti, per poter gestire il territorio e pagarne la gestione. [Il progetto propone ndr] un
normalissimo quartiere urbano, che potrebbe essere a Viganello, a Molino Nuovo, e non ha nessuna relazione con l’esistente.» Falò 28.8.08 -
Sybille Hausser - responsabile ISOS - architetto. « Per noi il nucleo dovrebbe essere protetto, costruito solo dagli architetti più dotati, che hanno sensibilità per il territorio, e i dintorni dovrebbero rimanere intoccati. Altrimenti Gandria com’è, con quella silhouette bellissima, quella situazione impressionante, non sarà mai più » Falò 28.8.08
Bernard Furrer – presidente commissione federale monumenti storici - Architetto - Professore accademia Mendrisio - “Il Ticino protegge molto bene l’eredità sacra, ma manca a mio modo di vedere, un po’ la sensibilità per l’eredità profana. Vediamo come Lugano e Locarno sono sfigurate e penso che lì c’è una perdita per la cultura architettonica, che non si potrà mai più recuperare, perché, una volta abbattuto, un monumento storico è perso per sempre. La società ticinese non ha un interesse molto approfondito per queste cose, ma tutto viene dalla volontà politica. Il problema di fondo è che il Ticino perde a passi abbastanza veloci la sua eredità. “Falò” - 22-2-08
Edy Quaglia - architetto - membro della commissione cantonale beni culturali – Lao tze dice che sono, le aperture, i vuoti, che danno senso all’edificio. Questa saggezza antica può essere estesa a monte e a valle: impariamo a progettare, edificare, pianificare, vivere il vuoto! 6-10-08