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A Gandria, mani ispirate dalla necessità, dal patteggiamento con la natura, dalla fatica di ogni giorno per trarre dalla pietra e dall’acqua di che mangiare, ci hanno lasciato una
composizione di volumi e colori, che continua a nutrire la psiche di bellezza, I muri di mattoni e pietra, i tetti di coppi, gli intonaci di calce e terra, le gradazioni di ocra e rosso, i portoni
antichi, le finestre anguste, i muretti di pietra dalle piode marchiate di graffiti preistorici, il gioco di pieni e di vuoti, continuano a regalarci il sentimento di ciò che è
essenziale.
L’anima ha bisogno di bellezza per illuminarsi.
L’anima ha bisogno di bellezza per illuminarsi.