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1 giugno 2020 1 01 /06 /giugno /2020 14:50

Di questi tempi a Gandria regna un po’ di confusione e tensione a causa di una barriera: le barriere dividono e creano sempre problemi. Allora, per rilassarvi un po’, vi mettiamo online la serata riproposta lunedì scorso dalla RSI. Un evento registrato nel 2008 dedicato al Trio di Gandria. Con interessanti immagini di repertorio che restituiscono il clima del periodo d’oro del turismo, quando a Gandria imperversavano zoccoletti e boccalini, ma anche molte cose belle e meno folcloriche. Anche la riproposizione delle canzoni del Trio ci sorprende rivelando una cultura popolare piena di ironia e capace di ridere dei propri cliché. Insomma, rilassiamoci …

 

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29 maggio 2020 5 29 /05 /maggio /2020 16:18

Le ultime notizie sull'ultima (???) dannata barriera. In occasione della Pentecoste, ieri il Municipio ha deciso che la barriera resterà aperta, consentendo il passaggio a tutti, fino al 7 giugno, quando riprenderanno (pare) le corse dei battelli. Non si capisce cosa c'entrino i battelli, dato che quello delle auto è un flusso completamente diverso e indipendente. Comunque il pasticcio è combinato. Dopo alcune settimane in cui i turisti non hanno trovato parcheggi, ora sono i Gandriesi che rischiano il loro. Il "gruppo moratoria" che si occupa della questione ha subito avvertito il Municipio che così non va. Evidentemente qualcuno nella City non ha ancora capito dove sta il problema, che peraltro non è molto complicato. La barriera, spostata troppo in alto, va riportata nel punto dove c'era quella ora eliminata, per ricreare quella "zona tampone" dove possono posteggiare sia residenti che turisti e che non ha mai creato problemi. Questo nell'immediato, che per il futuro dei posteggi di Gandria ci sarà molto da discutere e da risolvere, speriamo con raziocinio. Intanto il Blick non ha tardato a sollevare il problema.

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23 maggio 2020 6 23 /05 /maggio /2020 14:33

Come ricorderete nel gennaio scorso è stata implementata la misura che prevede una nuova regolamentazione dei parcheggi e una barriera posta più in alto sulla Via Raccord per concedere 30 stalli supplementari ai residenti. Numerosi Gandriesi e tutti i commercianti del villaggio hanno protestato contro una misura fortemente voluta dalla (maggioranza) della Commissione di Quartiere e dall’On. Vice-Sindaco Bertini. Dopo riunioni e scambi di opinioni tra Municipio, gruppo moratoria e CQ, si è optato per un periodo di prova di due mesi. Poi è arrivato il coronavirus (con parcheggi per turisti quasi sempre pieni e stalli per residenti quasi sempre vuoti). Nel frattempo il Municipio non ha ancora potuto decidere, perché la polizia non ha fatto i compiti (cioè rapporto) e quindi ha prolungato di un mese il periodo di prova, prevedendo un nuovo incontro tra tutte le parti in causa. Intanto, con l’Ascensione, i problemi si sono acuiti, turisti e avventori di ristoranti che non trovano posto e se ne vanno, mentre i nuovi stalli per residenti rimangono desolatamente vuoti. Pazienza, pazienza … in attesa che le ragioni dell’evidenza e il raziocinio finiscano per prevalere.

 

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22 maggio 2020 5 22 /05 /maggio /2020 11:20

Ci eravamo dati appuntamento per il 1° aprile, poi la bestiolina che sappiamo ci ha fatto lo scherzetto. Ma siamo di nuovo qui: La Bottega di Gandria riapre il 30 maggio, 7 giorni su 7 dalle 9.00 alle 19.00. Per il momento non ci sarà il bar: il gestore è ancora un po’ scettico di fronte alla situazione, alle tante limitazioni in vigore e all’assenza dei battelli (fino all’8 giugno?). Speriamo di riaprirlo presto.

Tornano comunque le buone cose e il pane fresco (con la treccia) anche la domenica. Chi sente il bisogno di un’ottima birra da noi la troverà, anche i gelati, le ciambelle e gli oss da mort. Quest’anno i formaggi arrivano da 5 alpeggi: i collaudati Geira, Formazzora e Cioss Prato, con le new entry Croslina (Leventina) e Sfille (Vallemggia: vacca con un pizzico di capra). E poi, dulcis in fundo, gli squisiti salumi Bulloni di Isone e i buoni salametti Fagetti da Roveredo Mesolcina. E’ più che mai necessario sostenere i negozi di paese: vi aspettiamo.

 

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6 aprile 2020 1 06 /04 /aprile /2020 17:13

Quello che vi serviamo oggi è un menu inconsueto, che crediamo peraltro giustificato dal momento particolare che viviamo. Anche se residenti in un piccolo villaggio a volte può essere utile affacciarsi ai problemi globali che possono aiutarci a capire i nostri piccoli o grandi problemi quotidiani. Per riempire in modo proficuo queste giornate di quarantena, vi proponiamo tre libri: potete magari scaricarli sui vostri computer, tenendoli in riserva per la prossima annunciata pandemia.

Il primo libro, Spillover di David Quammen, è stato pubblicato nel 2012 in inglese, in italiano due anni dopo. Una seria opera giornalistica che tratta della ricerca sui virus, un testo un po’ inquietante ma tuttavia accattivante. Ci introduce in un mondo poco conosciuto, quello di minuscoli esseri viventi che ci attaccano dall’interno e che in genere consideriamo solo come malattie. Diversamente dalle aggressioni che ci possono venire da altri animali e che consideriamo come tali nella realtà o come incubo; un elefante che ci calpesta, un leone che ci sbrana, un lupo che ci prende alla gola, un cane che ci morde … In realtà, grandi o piccoli, stiamo tutti sulla stessa barca, interconnessi come parte del regno animale che vive dentro ecosistemi interdipendenti e in costante mutazione.

Il secondo, Sapiens. Da animali a dei di Yuval Noah Harari, è stato pubblicato in ebraico nel 2011 e in seguito tradotto in una trentina di lingue, come si conviene a ogni best seller. Questa breve storia dell’umanità ci insegna che tra le varie speci aggressive noi, gli umani, siamo quella più nociva mai apparsa sul pianeta. In particolare la nostra pessima abitudine a sterminare le altre specie modificando profondamente gli ecosistemi ci rende intollerabili e, a lungo andare, insostenibili. Non lo facciamo necessariamente con cattiveria, solo con apatia e noncuranza per sostenere un modo di vivere fondato su modelli produttivi ed economici dannosi al pianeta. A lungo andare questo potrebbe condurre al nostro sterminio in quanto specie quindi, per evitarlo, meglio rifletterci un momento.

Rispetto alle altre specie abbiamo almeno un vantaggio: quello di saper pensare, quindi di poter fare delle scelte. Un gruppo svizzero ha avanzato lo scorso anno Una proposta  per uscire dal vicolo cieco in cui ci siamo cacciati. In attesa di altri benvenuti suggerimenti ve la proponiamo. Per capire quali sono le sfide e i “sacrifici” che ci attendono se vogliamo cavarcela: anche per renderci conto che i vari trattati di Kyoto o di Parigi sono più che altro dei placebo destinati a tenerci tranquilli.

Dunque tre passaggi: nel primo libro, il rischio che corriamo; nel secondo, cosa abbiamo fatto per cascarci; nel terzo, una possibilità per venirne fuori.

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29 marzo 2020 7 29 /03 /marzo /2020 10:13

Contrariamente a quanto scritto ieri il sentiero di Gandria non è più accessibile neanche ai residenti. Anche la barriera del raccordo per le auto, tenuta aperta per alcune ore, è stata di nuovo chiusa. Quanta confusione in questa città ..

 

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28 marzo 2020 6 28 /03 /marzo /2020 15:05

La prima nuova non ci piace molto: riguarda la chiusura del sentiero, dapprima a tutti poi, grazie all'intervento di una buonanima, riaperto almeno ai residenti.
 

Secondo il sindaco la misura è stata adottata su sollecitazione di vari residenti che l'avevano visto troppo "affollato". Per la verità noi non abbiamo visto molti pedoni a Gandria negli ultimi giorni. Ci sarebbe sembrata più appropriata la soluzione scelta per il lago di Origlio.
 

La seconda nuova è meglio ma non del tutto soddisfacente. Da anni si discute sulla realizzazione di un percorso pedonale lungo tutta la riva lago di Lugano, da Paradiso a Gandria. Il tutto è stato ostacolato dalla malaugurata decisione del CC di Lugano di non acquistare il sedime di Villa Favorita (una buona occasione sacrificata sull'altare del LAC) e dalla poca disponibilità della SNL. Ora sembrerebbe che il Municipio di Lugano abbia deciso che è arrivato il momento di agire: starebbe per lanciare un concorso per un progetto che comunque non contempla (per l'opposizione dei proprietari) l'attraversamento dell'intero parco di Villa Favorita. Il Municipale Angelo Jelmini lo propugna caldamente, per ragioni di risparmio, ma quasi tutti i partiti storcono il naso: si tratta infatti di una soluzione "mezz rat e mezz üsel". Saremo forse dei sempliciotti ma la soluzione ci sembra semplice: applicare la legge che garantisce a tutti l'accesso alle rive dei laghi.

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7 marzo 2020 6 07 /03 /marzo /2020 14:21

Quasi un anno fa vi avevamo riferito della decisione del Municipio di Morcote di indire un concorso di idee per migliorare l'immagine del borgo. Ora sono conosciuti i primi risultati (CdT, La Regione). Tra qualche anno Morcote sarà più bella e, lo confessiamo, oltre che contenti ne siamo un po' invidiosi. Chissà: forse anche il nuovo Municipio e la nuova Commissione di quartiere (che conosceremo tra pochi mesi) sapranno affrontare i problemi di Gandria con la stessa saggezza e lungimiranza. La speranza è sempre l'ultima a morire ...

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7 marzo 2020 6 07 /03 /marzo /2020 13:52

Negli ultimi giorni in Consiglio comunale sono state introdotte un'interpellanza e una mozione che riguardano Gandria. Ben vengano, ma occorre ben altro: uno studio sistemico e complessivo della situazione, come VivaGandria chiede da tempo - almeno per la zona della "Via Raccord", il campo giochi e le parcelle delle palazzine - che consenta di individuare soluzioni assennate.
Ultimo esempio di improvvisazione. Sotto il parcheggio presso la strada cantonale si sta costruendo un "giardino pensile" per nascondere l'obbrobrio: secondo nostre informazioni è già stato incaricato un architetto per progettare un secondo piano di parcheggio che lo distruggerà. Insomma, taja e medega, e nüm a pagum ...
 

 

Intanto i nuovi posteggi riservati ai gandriesi continuano a restare desolatamente vuoti. Come dovevasi dimostrare.

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21 febbraio 2020 5 21 /02 /febbraio /2020 17:40

In gennaio, di fronte alle obiezioni di molti gandriesi contro l’implementazione della nuova ordinanza sui parcheggi (con lo spostamento verso l’alto della barriera che chiude l’entrata in paese ai non residenti), un Municipio in data di scadenza si è trovato di fronte al dilemma di dover scegliere tra autorevolezza e autoritarismo. Ci ha accolti, ascoltati, ha titubato: poi è sfuggito al dialogo e, a risicata maggioranza, ha scelto l’autoritarismo. Pur con due mesi di ritardo la nuova Ordinanza, tramite un comunicato di Polizia, dovrebbe entrare in vigore il prossimo 2 marzo.

Ciò ha immediatamente suscitato l’indignazione di un compaesano che ha deciso di dire pane al pane e vino al vino, cioè quel che ognuno sa ma non sempre sa o vuole dire (grazie Max per il tuo intervento “politicamente scorretto”, gradito anche perché inconsueto in questo tempo di vizi privati e pubbliche virtù). Anche il folto gruppo di commercianti e residenti che propugna la sospensione dell’Ordinanza ha ribadito le proprie convinzioni con un pacato e preciso comunicato.

La lettera distribuita a tutti i fuochi dalla Polizia è a dir poco curiosa. Dice che ci sono delle “criticità” e che il Municipio avrebbe già assegnato un mandato di studio per analizzare le “difficoltà”, dopo di che “si valuteranno anche gli eventuali accorgimenti da apportare”. Ma prima ancora di conoscerne i risultati verrà messa in funzione la nuova barriera per un periodo di prova di due mesi, “alla conclusione dei quali verrà eseguito un primo bilancio in modo da considerare le eventuali criticità del nuovo sistema gestionale e valutare eventuali accorgimenti puntuali”. La logica è più o meno questa: non abbiamo la soluzione quindi applichiamo una misura che sappiamo problematica.
In realtà i due mesi di prova non servono tanto a rilevare le criticità di quanto proposto (già evidenti a tutti) bensì a testare la determinazione dei gandriesi. Si prendono gioco di noi: allora, perché non giocare anche noi al gioco della disobbedienza civile? Basterebbe che, dando prova di coerenza, chi ha sottoscritto la petizione contro la nuova Ordinanza rifiutasse di richiedere il badge prescritto – moderna versione del cappello di Gessler – a far saltare tutta l’illogica costruzione. Ciò comporterebbe alcune settimane di piccoli disagi e sacrifici, ma anche divertenti stratagemmi e sotterfugi per aggirare le prescrizioni (se non sapete chiedete ai bambini che giocano a guardie e ladri). D'altronde, perché essere costretti a comprare un badge con tassa annuale se intanto il suo utilizzo è garantito solo per due mesi? Gioco o non gioco, i giochi sono ancora aperti e dipendono da noi.

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