Ricorderete il caso, rivelato da Falò il 12 settembre scorso, della spiaggetta con villa creata ex-novo dal noto immobiliarista luganese Stefano Artioli a Caprino. Ora il Municipio di Lugano ha preso posizione sulla vicenda, rispondendo a un'interrogazione di Tiziano Galeazzi. Tutto a posto, ci dicono, l'amministrazione comunale non ha fatto alcun errore. Non c'è stato favoritismo e il Municipio introduce anche un'ode al "sano pragmatismo": dal 2015 su 1400 richieste per licenza di costruzione, 1100 erano semplici notifiche, di cui 700 liquidate senza pubblicazione. Sulla carta dal punto di vista del buon senso la logica non fa una grinza: non è certo necessario pubblicare ogni bagatella. Nella pratica però qualche dubbio sorge. Le trasformazioni fatte da Artioli a Caprino sono state liquidate come notifica senza pubblicazione, mentre conosciamo almeno un caso recente a Gandria (potremmo citarne altri) in cui a un proprietario che deve rifare 4 metri di muro a lago per sostenere una terrazza pericolante è stata imposta la licenza di costruzione con pubblicazione. Perciò sulle cifre per bagatelle o altro presentate dal Municipio si potrebbe discutere a lungo, ci sembrano specchietti per le allodole. Forse tra qualche mese ne sapremo di più, dato che la Procura sta indagando sul caso di Caprino e forse le autorità comunali potrebbero trovarsi in tribunale sul banco degli imputati.
Auguriamoci che non arrivi la seconda ondata, intanto il momento duro del confinamento è passato. Eppure quei due mesi non solo stati solo negativi. Ci hanno dato tempo per riflettere e mettere ordine in casa, in cantina o in solaio. Ci hanno dato cieli tersi, diminuzioni di emissioni nocive per l'ambiente e tranquillità per la diminuzione dei rumori molesti dovuti al traffico.
Ma è importante non abbassare la guardia nei nostri comportamenti, che non riguardano solo mascherine e igiene ma soprattutto il nostro stile di vita decisamente sopra le righe. Vi proponiamo perciò un articolo apparso sulla WochenZeitung del 25 giugno scorso (con una sommaria traduzione italiana per chi non masticasse il tedesco) sulla nostra visione dell'automobile negli ultimi 100 anni. Una visione decisamente distorta, che pare si stia raddrizzando.
A questo proposito vi ricordiamo che il 1° marzo scorso il Lussemburgo (primo al mondo) ha introdotto i trasporti pubblici gratuiti. Li vedremo anche qui? Sembra improbabile nell'immediatp ma sembra certo che ne riparleremo presto. Comunque già oggi sono più economicamente vantaggiosi del trasporto privato.
Un'altra questione non anodina che ci ha sollecitato negli scorsi anni è quella del reddito garantito per tutti, una questione che non tutti hanno ben capito. Un bravo economista (Martino Rossi, che la ritiene, a buona ragione, la riforma del 21° secolo) ce ne spiega le basi. Nel Cinquecento la peste ha portato all'abolizione della schiavitù gleba. Forse l'attuale pandemia potrà regalarci la liberazione dalla schiavitù del lavoro salariato.
Zsuzsanna Varkonyi, voce lieve accompagnata dalla sua fisarmonica, in lingue moderne e antichissime, correnti e misteriose, ispirata dalle sue origini ungheresi, ci regalerà un’oretta di sublimi creazioni e canti zigani rivisitati.
Avevamo detto che la famosa barriera di Gandria era ormai solo un cattivo ricordo. Ci siamo sbagliati: sta tornando in versione mobile, come un incubo che un po' farebbe ridere se non fosse foriero di nuovi prevedibili problemi e inconvenienti. Per coprire il madornale errore commesso un paio di anni fa - quando una xenofoba maggioranza della commissione di quartiere propose una nuova barriera per tagliar fuori gli "esteri" dal paese - e salvare poche facce, il Municipio ha partorito una soluzione "taia e medega" comunicata tramite l'Ufficio Quartieri, che ricadrà sulle spalle dei Gandriesi. Eppure da un mese e mezzo, a barriera aperta, tutto andava bene (a parte alcuni problemi per il bus - che già si riscontravano prima - che, da anni, chiede invano una sistemazione più decorosa) e nessuno ha avuto di che lamentarsi. Vedremo quel che succederà, sapendo purtroppo di essere facili profeti. Intanto il "gruppo moratoria" ha già diffuso un adeguato comunicato ai media.
La FICEDULA cerca volontari per recensire la presenza di rondini in zone urbane. A Gandria ce ne sono parecchie e stanno già apparendo i primi rondinini. Pare che quest'anno le rondini siano molte. Chi vuol partecipare alla conta si annunci qui.
Il 4 giugno scorso è andata in onda una puntata di Falò piuttosto infuocata con in studio il Sindaco Marco Borradori e l'avvocato Fulvio Pelli (che dopo essere stato un quasi Consigliere federale torna in politica come candidato per il Consiglio comunale). In coda è stato dato ampio spazio all'immobiliarista rampante Stefano Artioli. Uno spazio troppo ampio e inopportuno, ritengono i Verdi di Lugano.
Ieri nella sala del Consiglio comunale si sono incontrati il Sindaco e i municipali Bertini e Zanini Barzaghi con i rappresentanti del "gruppo moratoria" e la Commissione di quartiere (presentatasi in ordine sparso, con tre soli commissari intervenuti a titolo personale). Il problema della barriera è stato discusso in modo approfondito, grazie soprattutto alla documentazione presentata dal "gruppo moratoria", i cui dati collimano sostanzialmente (parola del comandante Torrente) con le osservazioni fatte dalla polizia grazie alla videosorveglianza. La sua dannosa inutilità è apparsa subito evidente e si è quindi deciso di toglierla. Più precisamente, in attesa di una soluzione definitiva più consona, da ieri è stata aperta e la polizia ha posto dei cartelli di divieto di circolazione (provvisori, all'altezza della vecchia barriera) per proteggere la zona di parcheggio riservata ai residenti; la "zona tampone", tanto necessaria viene così ristabilita.
Restano gli strascichi delle tensioni suscitate in paese e restano soprattutto tanti problemi irrisolti. Chi si opposto alla nuova barriera non vuole, come da alcuni erroneamente inteso, più parcheggi, ma solo una più equa distribuzione tra le diverse tipologie di fruitori. Nella particolare situazione di Gandria è evidente che tra un paio d'anni gli attuali stalli non saranno più sufficienti se nel frattempo non si creassero possibilità per le famiglie (che generalmente ne hanno due) di ridurre il loro parco macchine: potenziamento dei trasporti pubblici, regolari navette via lago, car pooling, pista ciclabile, ecc, tutte questioni da mettere subito all'ordine del giorno per uno studio sistemico per cui sollecitiamo il Comune, pronti a fornire il nostro contributo.
Sabato 20 giugno 2020, si terrà la seconda edizione della Passeggiata al Sasso della Predescia. Saremo guidati da Claudio Andretta, geomante ed esperto di luoghi energetici. Al termine della passeggiata è riservato un momento dedicato alla presentazione del suo libro "Luoghi energetici del Ticino", presso la Bottega di Gandria.
L'iscrizione è indispensabile, da effettuare entro il 15 giugno.
È gradita la prenotazione del libro (copia in italiano o tedesco a disposizione).
Ben 8 consiglieri comunali hanno introdotto un’interpellanza al Municipio di Lugano per chiedere lumi sui problemi - non solo stradali - che la posa della barriera (ormai altrettanto famosa delle famose palazzine) ha messo in luce. Intanto, mercoledì 10 giugno, il Municipio incontrerà la CQ e il “gruppo moratoria” per cercare di trovare una soluzione più consona e soddisfacente (dopo l’improvvida apertura di Pentecoste oggi la barriera è stata richiusa in concomitanza con la ripresa della circolazione dei battelli). Alla riunione di mercoledì la CQ si presenta in ordine sparso: dei suoi 8 componenti, 3 hanno confermato la loro presenza, 3 - tra cui il Presidente - rifiutano di partecipare, uno si scusa per impegni precedenti e un altro non si è ancora pronunciato. Non è un bello spettacolo: i commissari non si riuniscono più dal 9 dicembre scorso perché il Presidente non ha ritenuto necessario convocarli, nemmeno per affrontare i risvolti di questa piccola crisi. Invece il “gruppo moratoria” si presenterà al completo e con la documentazione che finora la polizia non è stata in grado di produrre. Ciò rivela il contrasto tra una popolazione residente attenta e motivata e un’istituzione di rappresentanza che appare dormiente, per non dire allo sbando.
Ogni tanto arrivano notizie sul ripristino della funicolare di Lanzo d'Intelvi e sempre ne rendiamo conto perché ci sembra un intento oltremodo positivo che contribuirebbe a ravvivare navigazione e turismo sul nostro spicchio di Ceresio. Notizie sporadiche sempre positive ma mai seguite dai fatti. Ora sembra si stia finalmente entrando in una fase operativa e ce ne rallegriamo.