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6 febbraio 2012 1 06 /02 /febbraio /2012 08:21

Dopo oltre tre anni di ininterrotta presenza in rete questo blog (rispettivamente il nostro webmaster) si prende un mese di ferie. I più resteranno indifferenti a questa notizia ma alcuni, ne siamo certi, sprofonderanno nella disperazione. Chi spulcerà i giornali per noi? Chi ci dirà cosa succederà nei prossimi giorni? Chi ci sottoporrà notizie curiose, spunti di riflessione, cose che val la pena di ricordare? Va bè, si tratta solo di un mese. Poi se la nostalgia vi coglie nessuno vi impedisce di consultarlo, anzi ne vale la pena per rinfrescarsi la memoria. Quando abbiamo presentato la nostra petizione e cosa diceva esattamente? Voglia di leggere un libro su Gandria? Cercate nella bibliografia. Cosa è successo durante l'ultima festa dei vicini? E cosa dice l'ISOS? Tutte cose che qui potete sempre trovare. C'è chi dice che ormai c'è troppa roba, difficile da trovare. Ma non è vero. Guardate in alto a destra il campo "cerca"; scrivete la parola o l'argomento che vi interessa e sarete serviti in un battibaleno. Già che ci siete: non dimenticate di iscrivervi alla nostra newsletter (in basso a destra).

Per finire, alcune notizie prima di partire:

1. I documenti di consultazione per il PAL2 sono stati messi in linea.

2. Ricordatevi la serata di Mendrisio con Nicola Emery: qui trovate una breve presentazione dell'argomento che sarà sviluppato.

3. Attenti al lupo, pare stia tornando. Ci libererà dai pescecani che minacciano le rive del lago?

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1 febbraio 2012 3 01 /02 /febbraio /2012 18:10

Si è appena conclusa la prima fase di consultazione del PAL2 (quella relativa allo “Scenario di sviluppo”) e già si preannuncia la seconda, sulla “Identificazione delle misure”.

La lista delle misure è stata presentata il 26 gennaio scorso e la consultazione inizierà il 7 febbraio. Il tutto a passo di corsa perché, dopo aver esaminato voluminosi e complicati rapporti, chi intende intervenire dovrà inoltrare le proprie proposte entro marzo. Perché tanta fretta? Perché per usufruire dei contributi federali il Consiglio di Stato dovrà farne richiesta a Berna entro giugno.

Sarebbe certo stato utile poter esaminare la cosa con maggior tranquillità, perché la “lista della spesa” presentata a fine gennaio comporta un investimento di circa 1 miliardo e mezzo di franchi fino al 2030.

Dove si troveranno questi soldi? Il 35% - si spera ma non è sicuro - potrebbe venire dalla Confederazione, il resto dal Cantone e dai comuni. Finora i comuni contribuivano per il 15% ma il Cantone vorrebbe aumentare la loro quota. Perciò si prospetta la creazione di un “fondo infrastrutturale regionale” nel quale i comuni unirebbero gli sforzi sotto l’egida dell’Ente regionale per lo sviluppo del Luganese (ERS). L'ammontare dell’operazione equivale a un paio di punti di moltiplicatore di tutti i comuni coinvolti. Nel corso della prima consultazione avevamo già criticato quest’impostazione che non ha base legale e richiederebbe modifiche legislative in ambito cantonale. Forzando la mano la si vuole però realizzare nell’ambito del PAL “per poter decidere da soli”. Dietro questa forzatura c’è il fondamentale ma sottaciuto disaccordo tra la Confederazione, che punta a uno sviluppo mirato dei trasporti pubblici, e la concezione di Lugano che continua a privilegiare il trasporto individuale.

Ci si dirà che non è vero, infatti circa la metà dell’investimento è riservato al trasporto pubblico. Ma ciò non deve trarre in inganno, la definizione delle priorità d’intervento - che siamo in grado di anticiparvi - parla un linguaggio chiaro. Nella prima fase solo misure per le strade, che incrementando il traffico automobilistico creano uno stato di fatto, in seguito - e di fatto rimandate alle calende greche - le misure per il trasporto pubblico, in particolare per la ferrovia e il tram luganese.

Tutta l’operazione è condotta da un gruppo molto ristretto di persone, sempre le stesse in abiti diversi. Giovanni Bruschetti, sindaco di Massagno, è presidente dell’ERS (che dovrebbe promuovere il fondo infrastrutturale) e anche della CRTL (Commissione regionale dei trasporti del Luganese) a cui il Cantone ha delegato il compito di promuovere il PAL2. Invece Stefano Wagner, contitolare della Studi Associati SA (SASA), è segretario della CRTL e nel contempo, come urbanista privato, ha elaborato il PAL2. La SASA ha ottenuto anche diversi altri incarichi per il PAL e c’è chi comincia a dire basta.

Scarso invece il coinvolgimento della popolazione in un processo certo complesso ma che meriterebbe maggior pubblicità per le conseguenze che comporta e che ci riguardano. Alla riunione di presentazione della fase 1 hanno partecipato appena un decina di persone.

Ora, per la fase 2, la presentazione alla popolazione è prevista giovedì 16 febbraio alle 17.30 alla Villa Negroni (Centro studi bancari) di Vezia. Esprimiamo l’augurio che ciò possa avvenire alla presenza di un folto pubblico.

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1 febbraio 2012 3 01 /02 /febbraio /2012 10:13

Giovedì 9 febbraio sarà presentato a Mendrisio l'ultimo libro di Nicola Emery, Distruzione e progetto: l'architettura promessa. La serata è organizzata dai Cittadini per il Territorio e i dettagli li trovate qui.

Emery è un valido filosofo che ci piace molto e abbiamo più volte citato in questo blog soprattutto per le sue interessanti considerazioni sul concetto di bene comune. Quindi non mancate questa presentazione.

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31 gennaio 2012 2 31 /01 /gennaio /2012 13:57

Per intanto è una buona notizia, sempre che il battello arrivi in porto.

Venerdì scorso è stato presentato a Porlezza lo studio "La via del Ceresio: mobilità sostenibile e trasporto lacustre", promosso nell'ambito di un progetto interreg dalla Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio, in collaborazione con il sindacato UNIA, l'Ente confederale avviamento professionale (ECAP) di Lugano e la Società di navigazione. Lo scopo dell'indagine era quello di capire se il trasporto veloce via lago tra Lugano e Porlezza fosse fattibile e quale fosse la domanda da parte dei frontalieri.

L'esito sembra positivo: i frontalieri ne sentono la necessità e l'impresa è economicamente sostenibile. Ora la parola spetta ai politici, del Comune e del Cantone. I verdi luganesi hanno già inoltrato un'interrogazione in proposito.

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25 gennaio 2012 3 25 /01 /gennaio /2012 10:11

I due deputati socialisti Nenad Stojanovic e Roberto Malacrida hanno introdotto ieri in Gran Consiglio un'interrogazione al Consiglio di Stato per chiedere la tutela cantonale quale bene culturale della vecchia casermetta delle guardie di confine presso le Cantine. Vogliono anche sapere a che punto siamo con la petizione inoltrata oltre tre anni fa dai gandriesi per chiedere la protezione integrale del villaggio. Restiamo in attesa della risposta del governo.

Qui trovate il testo completo dell'interrogazione.

caserma

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22 gennaio 2012 7 22 /01 /gennaio /2012 12:32

Vi avevamo promesso di riparlarvi presto del nuovo tram che dovrebbe essere realizzato a Lugano; lo facciamo subito perché la settimana prossima l'Osservatorio del traffico luganese - organismo di coordinamento e discussione di cui fa parte anche la nostra Associazione - comincerà a entrare nel merito della questione.

Lo facciamo mettendovi a disposizione una serie di documenti - pubblicati sul sito dei Cittadini per il Territorio di Massagno - affinchè possiate farvi un'idea dell'iter e delle varie proposte che hanno preceduto l'annuncio del Cantone del 19 dicembre scorso. Buona lettura!

tram.jpg

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11 gennaio 2012 3 11 /01 /gennaio /2012 16:43

Un blog tira avanti a singhiozzi, al ritmo dettato dalle notizie degne di nota e degli umori di chi lo amministra. Non pretende completezza, ma si prefigge di attirare l'interesse e di informare sui temi che privilegia. Niente di grave quindi se non vi diciamo tutto, ma quello che vi abbiamo taciuto sul finire dell'anno trascorso è veramente troppo e, prima di affrontare quello nuovo, ci sembra doveroso ricordarvi le più importanti cose omesse.

» l'incontro delle associazioni: a inizio dicembre vi avevamo chiamati a Tesserete per il tradizionale incontro tra le associazioni e i gruppi impegnati nella difesa del territorio luganese, poi ci siamo dimenticati di dirvi com'è andato. Potete scoprirlo qui.

» l'agonia della Romantica: già nel lontano ottobre 2009 vi avevamo detto che si era aperto uno spiraglio di salvezza per la minacciata Villa Galli di Melide, l'attuale Romantica. Purtroppo all'inizio di dicembre dello scorso anno è giunta notizia che quello spiraglio sta per chiudersi. Sulla storia di Villa Galli trovate un interessante inserto sul numero di luglio-settembre della rivista della STAN "Il nostro Paese", che qui è possibile ordinare. Ve lo raccomandiamo perché comprende anche un nutrito e interessante dossier sullo sciagurato parco eolico che si intende costruire al San Gottardo.

» forse rinasce la funicolare: quasi un hanno fa avevamo invece espresso l'auspicio che potesse essere rimessa in esercizio la funicolare tra Santa Margherita e Lanzo d'Intelvi. Ebbene, a metà dello scorso dicembre è giunta notizia che forse quell'auspicio potrebbe avverarsi. Speriamo!

» il tram a Lugano: il 19 dicembre scorso è stato presentato in pompa magna a Bellinzona il progetto di massima per la realizzazione della prima tratta della rete tramviaria luganese; il collegamento tra la Piana del Vedeggio e il cuore della City, con una costosa galleria. Il progetto prevede l'investimento di quasi 300 milioni, di cui circa 90 coperti dalla Confederazione. Nell'ambito dell'Osservatorio dei trasporti del Luganese abbiamo già espresso i nostri dubbi riguardo l'iter scelto per un'opera peraltro auspicabile: torneremo quindi presto sull'argomento.

» il pasticciaccio brutto di via Peri: dopo avervi esposto estesamente la questione non vi abbiamo detto niente del come si prospetta il finale. Nel peggiore dei modi, con una multa irrisoria per un abuso lucroso. Sembra che a Lugano valga la pena non rispettare i regolamenti edilizi e la parola data. Tra l'altro l'ex-partitone ha convocato il suo consigliere comunale Giordano Macchi, reo di aver suscitato il vespaio, per dargli una tirata d'orecchi: ha dovuto lasciare il suo mandato di vice-capogruppo del PLR nel legislativo.

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21 dicembre 2011 3 21 /12 /dicembre /2011 01:06

Il nostro sindaco di mestiere fa l’architetto. È anche ben ammanicato con i grossi promotori immobiliari locali che negli ultimi decenni hanno messo le mani sulla città. La questione non è di poco conto e ha già indotto alcuni osservatori a sollevare dubbi sulla compatibilità dei due ruoli. Specialmente nel momento in cui il Comune si appresta a rivedere il suo Piano Regolatore.

La recente faccenda di via Peri sembra fatta apposta per illustrare i problemi posti da questa situazione. La riassumiamo.

Ai numeri civici 11/13 di via Peri è in corso da due anni - in base a un progetto dell’Archiconsult di Giorgio Giudici - la riattazione di uno storico edificio che dovrebbe essere tutelato, in origine il convento Seicentesco di Santa Caterina. Logico che in casi simili si cerchi di tutelare l’interesse pubblico cercando di arginare l’eventuale ingordigia dei promotori. È quello che devono aver pensato i consiglieri comunali di vari partiti che già il 9 maggio 2009, a ristrutturazione non ancora iniziata, inoltrarono un’interrogazione al Municipio ponendo precise domande. L’esecutivo rispose il 21 luglio a firma Giorgio Giudici (il progettista?) rassicurandoli che non c’era nulla da temere perché tutto veniva fatto secondo le norme vigenti. Quindi i lavori iniziarono con buona pace di tutti.

Ma il 12 ottobre scorso La Regione informa che il cantiere è stato bloccato per decisione del Cantone. Cos’è successo? Avendo notato che il progetto iniziale era stato cambiato nel corso dei lavori (nuove aperture e modifica del tetto), il 1° luglio un confinante ne informò l’Ufficio tecnico comunale: non ottenne risposta. Poi riceve una comunicazione del Municipio secondo cui, dopo controlli effettuati, tutto risulta a norma. Però poco dopo il sindaco-architetto e i promotori inoltrano al Comune una domanda di sanatoria per lavori già eseguiti (i portici a pianterreno e un appartamento ricavato nel sottotetto) non conformi al progetto presentato per la licenza di costruzione. A questo punto il confinante ricorre al Consiglio di Stato, denunciando le negligenze dell’amministrazione comunale; il governo cantonale gli dà ragione e blocca i lavori in attesa di verifiche.

Due mesi dopo 20 minuti afferma che per le irregolarità riscontrate in via Peri il Municipio da lui presieduto ha comminato all’architetto Giudici una sanzione pecuniaria di 100.000 franchi. Subito l’architetto Giudici smentisce la notizia  e pochi minuti dopo il suo Municipio precisa che “l’oggetto è tutt’oggi all’esame dell’Esecutivo”. Pochi giorni dopo 20 minuti lascia intendere che la sua fonte d’informazione sarebbe un municipale o un funzionario comunale.

A questo punto la questione ritorna in Consiglio Comunale con un’interrogazione di Melitta Jalkanen (Verdi) e Giordano Macchi (PLR). Le loro domande, a cui finora il Municipio non ha risposto, sono precise e sollevano diversi interessanti problemi. Per esempio: se nel 2009 Giudici era già il progettista della ristrutturazione, come mai gli è stato permesso di autocertificarsi? Oppure quello della possibile sanzione pecuniaria. Per i comuni mortali 100.000 franchi possono sembrare molti, ma in realtà si tratta di una cifra irrisoria rispetto all'eventuale bene ottenuto illegalmente - un prestigioso appartamento nel centro della city luganese - che per difetto dovrebbe valere almeno dieci volte tanto. La questione è dunque complessa e per il Municipio, in evidente imbarazzo, non facile da dipanare. O forse un'idea ce l’ha già, forse una simbolica nanomulta (magari proposta da Giuliano Bignasca), difficile però da far digerire al popolo e quindi da comunicare al momento più propizio (perché non a Capodanno, tra i botti dello champagne?); è quello che lascia intuire una recente dichiarazione televisiva del vice-sindaco Erasmo Pelli, che non riesce a capire come si possa fare tanto chiasso per una multa di 1000-2000 franchi. La Regione, “per mettere ordine in solaio”, spiega la complessità dell’iter decisionale, nel quale anche il Cantone potrebbe avere la sua parola da dire. Vedremo.

Intanto però abbiamo notato che questa storia, che abbiamo rischiato di non conoscere, è stata diffusa dalla stampa che fa capo all’editore bellinzonese Giacomo Salvioni. Il Corriere del Ticino schiva l’oliva e, se proprio deve, ne parla a denti stretti. Il Giornale del Popolo, ironizzando, fa l’uregiatt. Sul Mattino della domenica e 10 minuti, solitamente sbraitanti, un eloquente silenzio. Si può quindi pensare che si tratti solo di un regolamento di conti tra radicali e liberali dell’ex-partitone, oppure di una coda dei recenti scontri elettorali tra centrodestra e centrosinistra, forse addirittura del risorgere dell’atavica diffidenza tra Sopra- e Sottoceneri. C’è certo del vero in questo, ma se si trattasse solo di questo non ci interesserebbe più di quel tanto. Ci interessa invece la corretta applicazione di leggi e regolamenti che i controllori non dovrebbero essere i primi a trasgredire.

Di fronte a storie simili viene da dire; cose dell’altro mondo, di altri tempi! Invece questo pasticciaccio avviene oggi a Lugano.

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18 dicembre 2011 7 18 /12 /dicembre /2011 13:05

La giornata natalizia di Gandria dell'11 dicembre è andata più che bene malgrado il tempo incerto. Già il mattino i bambini si sono radunati nella palestra assieme ai genitori per ricevere i regali di San Nicolao, offerti dal Comitato manifestazioni.

Nel pomeriggio alcune centinaia di persone sono venute al mercatino. L'attrazione del giorno era certamente il nostro olio, andato a ruba in meno di un'ora. Apprezzati anche i prodotti artigianali, le ottime torte e l'incommensurabile formaggella di Isone.

Un plauso particolare ai bambini di Gandria che hanno lavorato, divertendosi e socializzando, per due sabati interi a preparare gli oggetti da vendere al mercatino. Il guadagno realizzato dalla vendita - più di 500 franchi - è stato devoluto al nido/asilo d'infanzia di Betlemme gestito dalle suore dell'ordine francese delle sorelle della carità di San Vincenzo. La crêche accoglie bambini palestinesi abbandonati, trascurati o orfani.

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L'apprezzatissima esibizione dei Kolping Singers è stata seguita in una chiesa di San Vigilio stracolma. Un grazie ai bravi cantanti che hanno promosso anche una colletta per sostenere VivaGandria.

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Purtroppo il corteo delle lanterne dei bambini è stato disturbato dalla pioggia. Ma loro non si sono persi d'animo e gli promettiamo un tempo migliore per il prossimo anno.

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Per finire, per la seconda volta nello stesso giorno, la palestra comunale si è riempita di gente per l'aperitivo offerto da VivaGandria.

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17 dicembre 2011 6 17 /12 /dicembre /2011 12:03

Sono state consegnate ieri le 3939 firme raccolte a sostegno dell'iniziativa comunale "Lugano in bici", la quale chiede che venga realizzata al più presto, ma non oltre 3 anni, una rete ciclabile sicura e continua tra i vari quartieri, affinché ci si possa spostare in bicicletta con tranquillità e sicurezza. 

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Un successo ottenuto rapidamente e tutto sommato con facilità: il problema è sentito dalla popolazione, che si aspetta un più concreto impegno delle autorità per la realizzazione di una rete ciclabile. L'iniziativa lanciata dall'ATA era sostenuta da diversi gruppi e associazioni, tra cui VivaGandria. È rallegrante constatare come il coordinamento tra le associazioni che operano per la salvaguardia del territorio - nato nell'ambito della consultazione sul PAL2 come Osservatorio della mobilità luganese -  abbia già prodotto un primo frutto. Si tratta però solo del primo passo: ora bisognerà vigilare affinché il testo venga posto rapidamente in votazione e, soprattutto, convincere la maggioranza dei votanti.

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