6 luglio 2013
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11:59
Sabato 13 luglio appuntamento per melomani e amanti del bello tra Gandria e Oria.
Per motivi di campanile diamo la precedenza al ritorno di Ceresio estate nella chiesa di San Vigilio.
Ma già alle 14.00, nell'ambito della rassegna Isole di Cultura, il Fai Swiss propone un concerto di fiati nella bella Villa Fogazzaro di Oria; chi non volesse perderlo, deve prenotare.

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2 luglio 2013
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23:10
L'anno scorso vi avevamo presentato le prese di posizione critiche dell'Osservatorio della mobilità (ATA, Cittadini per il Territorio Massagno, VivaGandria, Uniti per Brè, Capriasca Ambiente, Associazione quartiere Bomborozzo Massagno) nell'ambito della consultazione del Programma d'agglomerato del Luganese di seconda generazione (PAL2). Non abbiamo mai ricevuto risposte e alla fine della consultazione fu detto che nessuno aveva avanzato critiche. Ora la risposta è arrivata da Berna: dice che il programma proposto dalla Commissione regionale del traffico (CRTL) è pessimo, per cui invece dei 150 milioni che si attendevano ne arriveranno solo una decina. Le principali "vittime" di questo salasso sono la strada Agno - Ponte Tresa (su cui si è votato recentemente) e il tram di Lugano, che potranno essere realizzati solo se i Comuni saranno disposti a versare i milioni che vengono a mancare.
Su questi due progetti noi avevamo presentato proposte alternative (qui potete trovare quella per la strada di Agno), che probabilmente avrebbero avuto possibilità di successo; ma siamo rimasti inascoltati e trattati con sufficienza. Ora i responsabili del pasticcio si dicono increduli e sorpresi e invece di scusarsi continuano a propagare notizie inesatte e fantasiose. Perciò abbiamo diramato un comunicato per dire come stanno veramente le cose. Riprenderemo il discorso in autunno.

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29 giugno 2013
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Fino a un paio di anni fa a Bellinzona le ruspe non avevano infierito molto. Ora la situazione è cambiata e recentemente alcune ville bellinzonesi sono cadute vittime della speculazione edilizia. Altre sembrano particolarmente esposte e rischiano di fare la stessa fine.
Perciò la STAN ha lanciato una petizione per salvare possibilmente le altre. Per sostenerla c'è tempo fino al 31 luglio; perciò, prima di partire in vacanza, ricordatevi di scaricare, stampare e spedire il formulario.
Per fortuna il Municipio della capitale su queste cose sembra essere più sensibile di quello luganese. Di questi giorni la notizia della sospensione di giudizio su un progetto edilizio che prevede la distruzione di una vecchia villa, in attesa di vederci chiaro. Complimenti!

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27 giugno 2013
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16:48
Ieri quattro consiglieri comunali socialisti hanno introdotto un'interrogazione al Municipio in merito al "maxi progetto a Gandria". Ritengono che il progetto non sia in sintonia con la protezione del villaggio ma soprattutto chiedono al Municipio alcune cose precise sul suo agire negli anni trascorsi e in quelli futuri. In particolare ritengono che in occasione della discussione in Consiglio comunale della (respinta) mozione "Giù le mani da Gandria!" l'esecutivo si era sostanzialmente allineato alle posizioni della minoranza della commissione, la quale gli chiedeva di:
- farsi promotore di incontri tra il Dipartimento del Territorio, la Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio e i privati promotori
- promuovere immediatamente la revisione del Piano regolatore di Lugano, sezione Gandria, con l'obbiettivo di valorizzare il territorio del quartiere
Perciò gli interroganti chiedono al Municipio come si è mosso e cosa ha fatto per adempire a quelle richieste. Chiedono inoltre di istituire una "zona di pianificazione" o di prendere una decisione sospensiva per quanto riguarda le parcelle occupate dal progetto "Borgo degli Ulivi".
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26 giugno 2013
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Oggi il Corriere del Ticino ha pubblicato gli estremi di un nuovo progetto di palazzine a Gandria: ricordiamo che un primo progetto era stato respinto poco più di tre anni fa da Municipio e Cantone. Alcuni giorni fa i promotori hanno inoltrato domanda per l'approvazione del piano di quartiere e si sono dotati di un sito per promuovere la loro idea.
Non si tratta ancora di una domanda di costruzione, ma poco ci manca. Non abbiamo finora avuto modo di discutere la questione in modo approfondito, ma abbiamo ritenuto necessario diffondere un comunicato per rilevare la carenza d'informazioni di quella che ci sembra un'operazione pubblicitaria. Ulteriori informazioni nei prossimi giorni.

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15 giugno 2013
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19:29
Dell’agonia di Villa Galli, l’ultima battaglia civile di Tita Carloni, si è parlato e scritto molto. Ora la Romantica è morta, vittima di caimani dell’immobiliare di cui non si conosce nemmeno il volto. Ma non solo di quelli: in questa vicenda i Tartufi sono parecchi e quelli che per finire hanno dovuto assumersi il compito materiale dell’esecuzione non sono certo i principali responsabili.
Prima e dopo la decisione negativa del Consiglio comunale di Melide si è assistito a una corsa affannosa per tentare di salvare Villa Galli a tempo quasi scaduto. Si è vista un’interessante trasmissione di Falò, che ha illustrato in modo chiaro i dettagli di questa brutta storia. La STAN e un gruppo trasversale di deputati si sono rivolti al Consiglio di Stato, chiedendo di mettere in atto la prerogativa e il dovere conferitogli dall’articolo 17 della Legge cantonale sui beni culturali: “Se un bene culturale protetto o degno di protezione è esposto al rischo di manomissione, alterazione, distruzione, trafugamento o simili, il Consiglio di Stato deve ordinare senza indugio le misure provvisionali del caso”. Anche altre istituzioni, personalità e specialisti hanno posto la stessa esigenza, ma il Consiglio di Stato si è tappato le orecchie perdendosi in sofismi e fantasie sull’onere dell’esproprio materiale, in verità forse nemmeno necessario.
Ora c’è chi chiede di “non sparare sul Cantone”, ma ci è difficile non farlo. Pur riconoscendo l’effettivo sforzo di mediazione del Consiglio di Stato dopo il 2008, non si possono dimenticare le negligenze accumulate in anni precedenti. In primo luogo quella di aver consentito al degrado materiale e paessaggistico dell’edificio e dell’area circostante. Inoltre, anche un bambino poteva capire che Villa Galli era un edificio degno di protezione, ma la Romantica non è mai stata iscritta nella lista dei beni culturali da proteggere.
Sentir parlare oggi di “protezione integrata” (benvenuta) e di “Sistema d’informazione dei beni culturali (SIBC)” sembra una presa in giro. Niente meglio di questa vicenda dimostra come sia a volte incolmabile la distanza tra la legge e la sua applicazione. Perciò, a quasi cinque anni dalla sua presentazione, tanto più ci preoccupa la mancata risposta del governo alla petizione dei residenti per la protezione integrale di Gandria.
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6 giugno 2013
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21:30
Tre anni fa è stato chiuso l'ufficio postale di Gandria. Una struttura polivalente, che aveva compiti molteplici nel disbrigo di diverse pratiche, per le quali oggi si deve andare in centro città.
Il 1° luglio prossimo chiuderà - con altre, soprattutto in Valcolla - anche la segreteria comunale di Gandria. La notizia non è ufficiale ma sicura; per evitare beghe sarà comunicata ufficialmente dal Municipio solo il 17 giugno. Un'ulteriore perdita per i gandriesi. Lugano si espande, Lugano si accentra.
Certamente questa decisione verrà motivata con ragioni di opportunità e di economia. Per ottenere un vantaggio elettorale pochi mesi fa è stata decisa una riduzione del moltiplicatore d'imposta che a noi fa guadagnare sì e no cinquanta franchi all'anno e alla Città fa perdere quasi due miioni. Un primo risultato di questo inchino al populismo sarà la chiusura della segreteria di Gandria.
Al di là di questa constatazione resta una considerazione di fondo. La Grande Lugano è incapace di risolvere i suoi problemi con i villaggi periferici inglobati come quartieri. Invece di rafforzare le strutture istituzionali periferiche, per creare prossimità, le elimina. Voilà, c'est tout! Tutti al Punto Città.
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2 giugno 2013
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L’Assemblea dell’associazione Cittadini per il Territorio di Massagno si terrà
Martedì 4 giugno 2013
alle 20.30 al salone COSMO di Massagno
situato al piano inferiore del Cinema Lux
La relazione del presidente Marco Sailer illustrerà 4 casi concreti di interventi effettuati dai Cittadini per il territorio per tutelare l’interesse pubblico legato al territorio.
Tavola rotonda
Prendendo spunto dalla relazione presidenziale
Paolo Bernasconi, Carlo Lepori e Gian Paolo Torricelli
moderati da Marco Gianini
discuteranno sulle azioni popolari possibili e opportune per indurre una svolta alla politica compromissoria adottata dalle Autorità nel campo dello sviluppo territoriale.
Il pubblico è invitato a partecipare ed a intervenire.
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1 giugno 2013
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26 maggio 2013
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Si tratta indubbiamente di un avvenimento che potrebbe diventare importante: martedì 28 maggio alle 20.30 nella palestra delle scuole comunali di Bré è programmato l'evento di lancio per la revisione del piano regolatore di Bré. Tutti sono invitati a partecipare. La serata, organizzata dal Dicastero Pianificazione, Ambiente e Mobilità, è promossa dal Municipio di Lugano.
Un evento importante perché per la prima volta il Municipio si prefigge il coinvolgimento della popolazione nella definizione del piano regolatore, forse nel senso di una pianificazione partecipata come auspichiamo da tempo. Sembra quindi che il recente cambiamento della compagine municipale stia portando un'aria nuova. C'è quindi ragione di essere ottimisti, ma occorre nel contempo essere prudenti. Questa prima serata è quindi importante perché ci permetterà di cominciare a capire da che parte tira il vento.
Una questione che ci lascia un po' perplessi è quello del contesto limitato - quello della zona Prati per la quale era preconizzata la costruzione di diversi edifici e che invece gli amici di Bré vedrebbero più volentieri conservata come zona verde - nel quale viene circoscritta la discussione. Ci sembrerebbe più opportuno partire dal tutto - dall'intero comparto di Bré - per poi scendere al particolare. L'altra questione che ci lascia perplessi è quella dei tempi dati. La discussione che comincia a fine maggio dovrebbe concludersi in settembre: un po' poco, con le ferie estive in mezzo.
Anche in previsione di questo evento, Uniti per Bré, VivaGandria e il gruppo Carona e l'Arbostora si sono incontrati e hanno deciso di collaborare per riflettere sulla questione e definire una linea comune. In questo primo incontro è stato rilevato come diversi Comuni aggregati negli ultimi anni alla Città di Lugano siano contemplati negli inventari federali e in particolare dall'ISOS, l'Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d'importanza nazionale. Crediamo che le raccomandazioni dell'ISOS debbano essere ritenuti vincolanti - cosa che oggi non avviene - nei comparti contemplati nel nuovo piano regolatore di Lugano. Questo è auspicato dal Piano direttore cantonale e addirittura ordinato dal Tribunale Federale. Un impegno del Municipio in tal senso permetterebbe di avviare il dibattito su un binario promettente.
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