31 agosto 2013
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Dopo attento esame abbiamo deciso di inoltrare opposizione contro il nuovo progetto per Il borgo degli ulivi, un progetto che a suon di rendering e di offerte al pubblico i promotori hanno cercato di rendere simpatico. Spingendosi fino al punto di dire che “per il 60% il progetto è a favore del pubblico”, l’architetto Lo Riso ci ha messo una pulce nell’orecchio. Di fatto le tanto decantate misure in favore del pubblico dovrebbe realizzarle, se vorrà, il Comune di Lugano. Come spesso succede, la realtà è più prosaica dell'annuncio accattivante: il progetto non rispetta le norme di protezione vigenti per Gandria e, “sforando” abbondantemente in altezza, nemmeno quelle del Piano Regolatore.
Ma oltre agli aspetti giuridici che nei prossimi mesi dovranno risolvere le autorità comunali e cantonali, resta un problema politico di fondo; quello di un Piano Regolatore in contrasto con le norme di protezione federali e cantonali. Sarebbe opportuno che il Municipio prendesse ora una decisione definitiva in merito. Nell’interesse di tutti: del proprietario dei mappali - che ha diritto di sapere se può o non può costruire - e degli abitanti del villaggio che non vogliono essere confrontati ogni 3 o 4 anni allo stesso ritornello.
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20 agosto 2013
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L'estate sta finendo in bellezza. Un'occasione per passare una bella giornata in compagnia in un magnifico posto: domenica 25 agosto a partire dalle 12.00 al mulino di Bruzzella. Con musica, polenta e formaggini e tutto quanto c'è da sapere sul mais.
Chi non potesse partecipare, ricordi che il mais rosso e i formaggini della valle di Muggio può trovarli anche alla nostra Bottega di Gandria.
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16 agosto 2013
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La settimana scorsa è morto Erico Besomi: come sua abitudine se n’è andato con discrezione dopo una lunga malattia. Una malattia che gli concedeva rari momenti di tranquillità, nel corso dei quali abbiamo avuto modo di apprezzarlo. Era di carattere dolce, schivo e quasi umile, ma aveva una grande perseveranza. Dobbiamo in gran parte a lui se, dopo tre secoli di abbandono, a Gandria nel 2001 si è ripresa la coltivazione degli olivi. Era stato tra i fondatori dell’Associazione amici dell’olivo e in questi ultimi 3 anni, malgrado il suo grave stato di salute, non ha mai mancato di presenziare alla giornata della raccolta delle olive e al mercatino di Natale per la vendita dell’olio. Di professione tecnico edile, l’olivicoltura era diventata la sua grande passione e a Gandria e agli olivi ha dedicato ben tre libri, preziosi e riccamente illustrati. In Ritruvá i nòss radís, del 2005, aveva proposto un’utile ricerca iconografica e toponomastica su Gandria. Nel 2008 ha pubblicato Dai ulív vécc ai bütt növ, in cui ritraccia la storia dell’olivo, illustra le tecniche di coltivazione e descrive le specie utilizzate negli oliveti sperimentali della costiera Gandria-Castagnola. L’òr giald da Gandria del 2010 passa invece principalmente in rassegna, con interessanti ricette, le qualità nutritive e gastronomiche dell’olio d’oliva. Nel 2008 aveva stipulato una convenzione con l’Archivio di Stato del Cantone Ticino che si occuperà della conservazione e della gestione dei materiali da lui raccolti per le sue ricerche. Buon viaggio Erico!
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10 agosto 2013
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20:56
Ormai le hanno viste tutti; da una decina di giorni, come per caso in piena estate, sono rispuntate le modine sotto Balbin. È stata inoltrata, si dice, anche una domanda preliminare per un piano di quartiere dove dovrebbero sorgere le nuove palazzine. Dato che tutti sono in ferie, non è stata ancora pubblicata e si dice che lo sarà dopo il 15 agosto. Restiamo quindi in trepida attesa perché, per farci un’idea precisa dell’impatto nel paesaggio, siamo curiosi di sapere quali saranno le dimensioni e i volumi degli edifici. Solo allora saremo in grado di dire esattamente cosa ne pensiamo: certo, da quanto si può vedere dai rendering messi a disposizione dai promotori, il nuovo progetto non si presenta meglio di quello bocciato tre anni fa.
Con le modine sono spuntati anche giornalisti e operatori televisivi a chiederci se siamo contrari o favorevoli. Difficile spiegare in tempi ristretti e nel linguaggio televisivo fatto di slogan che VivaGandria non è nata per dire no, bensì per dire sì allo sviluppo meditato e armonioso del villaggio. A tempo debito giudicheremo quindi il nuovo progetto in rapporto alla sua compatibilità con quello complessivo per Gandria.
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6 luglio 2013
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11:59
Sabato 13 luglio appuntamento per melomani e amanti del bello tra Gandria e Oria.
Per motivi di campanile diamo la precedenza al ritorno di Ceresio estate nella chiesa di San Vigilio.
Ma già alle 14.00, nell'ambito della rassegna Isole di Cultura, il Fai Swiss propone un concerto di fiati nella bella Villa Fogazzaro di Oria; chi non volesse perderlo, deve prenotare.
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2 luglio 2013
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23:10
L'anno scorso vi avevamo presentato le prese di posizione critiche dell'Osservatorio della mobilità (ATA, Cittadini per il Territorio Massagno, VivaGandria, Uniti per Brè, Capriasca Ambiente, Associazione quartiere Bomborozzo Massagno) nell'ambito della consultazione del Programma d'agglomerato del Luganese di seconda generazione (PAL2). Non abbiamo mai ricevuto risposte e alla fine della consultazione fu detto che nessuno aveva avanzato critiche. Ora la risposta è arrivata da Berna: dice che il programma proposto dalla Commissione regionale del traffico (CRTL) è pessimo, per cui invece dei 150 milioni che si attendevano ne arriveranno solo una decina. Le principali "vittime" di questo salasso sono la strada Agno - Ponte Tresa (su cui si è votato recentemente) e il tram di Lugano, che potranno essere realizzati solo se i Comuni saranno disposti a versare i milioni che vengono a mancare.
Su questi due progetti noi avevamo presentato proposte alternative (qui potete trovare quella per la strada di Agno), che probabilmente avrebbero avuto possibilità di successo; ma siamo rimasti inascoltati e trattati con sufficienza. Ora i responsabili del pasticcio si dicono increduli e sorpresi e invece di scusarsi continuano a propagare notizie inesatte e fantasiose. Perciò abbiamo diramato un comunicato per dire come stanno veramente le cose. Riprenderemo il discorso in autunno.
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29 giugno 2013
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Fino a un paio di anni fa a Bellinzona le ruspe non avevano infierito molto. Ora la situazione è cambiata e recentemente alcune ville bellinzonesi sono cadute vittime della speculazione edilizia. Altre sembrano particolarmente esposte e rischiano di fare la stessa fine.
Perciò la STAN ha lanciato una petizione per salvare possibilmente le altre. Per sostenerla c'è tempo fino al 31 luglio; perciò, prima di partire in vacanza, ricordatevi di scaricare, stampare e spedire il formulario.
Per fortuna il Municipio della capitale su queste cose sembra essere più sensibile di quello luganese. Di questi giorni la notizia della sospensione di giudizio su un progetto edilizio che prevede la distruzione di una vecchia villa, in attesa di vederci chiaro. Complimenti!
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27 giugno 2013
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Ieri quattro consiglieri comunali socialisti hanno introdotto un'interrogazione al Municipio in merito al "maxi progetto a Gandria". Ritengono che il progetto non sia in sintonia con la protezione del villaggio ma soprattutto chiedono al Municipio alcune cose precise sul suo agire negli anni trascorsi e in quelli futuri. In particolare ritengono che in occasione della discussione in Consiglio comunale della (respinta) mozione "Giù le mani da Gandria!" l'esecutivo si era sostanzialmente allineato alle posizioni della minoranza della commissione, la quale gli chiedeva di:
- farsi promotore di incontri tra il Dipartimento del Territorio, la Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio e i privati promotori
- promuovere immediatamente la revisione del Piano regolatore di Lugano, sezione Gandria, con l'obbiettivo di valorizzare il territorio del quartiere
Perciò gli interroganti chiedono al Municipio come si è mosso e cosa ha fatto per adempire a quelle richieste. Chiedono inoltre di istituire una "zona di pianificazione" o di prendere una decisione sospensiva per quanto riguarda le parcelle occupate dal progetto "Borgo degli Ulivi".
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26 giugno 2013
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Oggi il Corriere del Ticino ha pubblicato gli estremi di un nuovo progetto di palazzine a Gandria: ricordiamo che un primo progetto era stato respinto poco più di tre anni fa da Municipio e Cantone. Alcuni giorni fa i promotori hanno inoltrato domanda per l'approvazione del piano di quartiere e si sono dotati di un sito per promuovere la loro idea.
Non si tratta ancora di una domanda di costruzione, ma poco ci manca. Non abbiamo finora avuto modo di discutere la questione in modo approfondito, ma abbiamo ritenuto necessario diffondere un comunicato per rilevare la carenza d'informazioni di quella che ci sembra un'operazione pubblicitaria. Ulteriori informazioni nei prossimi giorni.
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15 giugno 2013
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Dell’agonia di Villa Galli, l’ultima battaglia civile di Tita Carloni, si è parlato e scritto molto. Ora la Romantica è morta, vittima di caimani dell’immobiliare di cui non si conosce nemmeno il volto. Ma non solo di quelli: in questa vicenda i Tartufi sono parecchi e quelli che per finire hanno dovuto assumersi il compito materiale dell’esecuzione non sono certo i principali responsabili.
Prima e dopo la decisione negativa del Consiglio comunale di Melide si è assistito a una corsa affannosa per tentare di salvare Villa Galli a tempo quasi scaduto. Si è vista un’interessante trasmissione di Falò, che ha illustrato in modo chiaro i dettagli di questa brutta storia. La STAN e un gruppo trasversale di deputati si sono rivolti al Consiglio di Stato, chiedendo di mettere in atto la prerogativa e il dovere conferitogli dall’articolo 17 della Legge cantonale sui beni culturali: “Se un bene culturale protetto o degno di protezione è esposto al rischo di manomissione, alterazione, distruzione, trafugamento o simili, il Consiglio di Stato deve ordinare senza indugio le misure provvisionali del caso”. Anche altre istituzioni, personalità e specialisti hanno posto la stessa esigenza, ma il Consiglio di Stato si è tappato le orecchie perdendosi in sofismi e fantasie sull’onere dell’esproprio materiale, in verità forse nemmeno necessario.
Ora c’è chi chiede di “non sparare sul Cantone”, ma ci è difficile non farlo. Pur riconoscendo l’effettivo sforzo di mediazione del Consiglio di Stato dopo il 2008, non si possono dimenticare le negligenze accumulate in anni precedenti. In primo luogo quella di aver consentito al degrado materiale e paessaggistico dell’edificio e dell’area circostante. Inoltre, anche un bambino poteva capire che Villa Galli era un edificio degno di protezione, ma la Romantica non è mai stata iscritta nella lista dei beni culturali da proteggere.
Sentir parlare oggi di “protezione integrata” (benvenuta) e di “Sistema d’informazione dei beni culturali (SIBC)” sembra una presa in giro. Niente meglio di questa vicenda dimostra come sia a volte incolmabile la distanza tra la legge e la sua applicazione. Perciò, a quasi cinque anni dalla sua presentazione, tanto più ci preoccupa la mancata risposta del governo alla petizione dei residenti per la protezione integrale di Gandria.
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