7 febbraio 2010
7
07
/02
/febbraio
/2010
17:15
Giungendo a Gandria dal lago ci si trova di fronte lo sbarramento delle case che si innalzano sul ripido pendio della montagna. Anche oggi Gandria ha pur sempre una bella faccia, anche se non ha più il fascino di quella che mostrava in questa fotografia risalente alla fine degli anni '30 del secolo scorso. Però, anche inoltrandosi nei vicoli e risalendo le scalinate, è quasi impossibile vederne il profilo. Per coglierlo in tutta la sua bellezza è necessario "radiografare" l'insediamento, disegnarne le sezioni sulla carta. Alcuni (allora) giovani studenti d'architettura del Politecnico di Zurigo (tra cui il nostro Claudio Mudry) l'hanno fatto poco più di trent'anni fa ottenendo un magnifico risultato (clicca qui). I disegni sono tratti dal libro "La costruzione del territorio. Uno studio sul Canton Ticino" di Aldo Rossi, Eraldo Consolascio e Max Bosshard, pubblicato nel 1979 dalla Fondazione Ticino Nostro con sede a Lugano.
Quello di Gandria è un profilo che denota carattere: diamoci da fare per mantenerlo.