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2 maggio 2012 3 02 /05 /maggio /2012 15:08

Nell’agosto scorso il Municipio ha annunciato l’intenzione di voler dare inizio ai lavori per il Piano Regolatore unico di Lugano. Ottimista, il municipale Angelo Jelmini riteneva che il relativo messaggio potesse essere presentato al Consiglio Comunale entro fine 2011: così non è stato e nemmeno ce l’aspettavamo. Ci attendavamo peraltro qualche indicazione sul preannunciato Piano di Indirizzo che dovrebbe definire le linee guida alla base del nuovo PR, ma anche su questo silenzio assoluto.
Ora i 4 consiglieri comunali PLR che siedono nella Commissione della Pianificazione (Giordano Macchi, Giovanni Bolzani, Giancarlo Re, Giovanna Viscardi) e il capogruppo Roberto Badaracco hanno rotto gli indugi con una mozione indirizzata al Municipio. Si tratta di una mozione forte, con un approccio positivo che dice le cose come stanno senza lanciare anatemi: se in questi ultimi decenni Lugano è stata “cementificata”, la responsabilità non è da attribuire a architetti e imprenditori immobiliari ma soprattutto a una pianificazione “generosa” che ha consentito un’“edificazione spinta di ogni mappale”. Questo approccio dovrebbe consentire di affrontare la discussione in modo pacato, al di fuori di polemiche e contrasti, favorendo la compartecipazione dei cittadini. Più tardi, in un iter che sarà necessariamente lungo, i contrasti certo non mancheranno. Il Piano Regolatore di una città come Lugano muove miliardi, suscita appetiti, risveglia interessi particolari: tanto più importante partire ora con il piede giusto.
Nei contenuti la mozione risente di quell’“aria nuova” che si respira da oltre un anno in città, con il sorgere di gruppi che si battono per la cura dell’ambiente, con la “rivolta” del Consiglio Comunale per la protezione del patrimonio architettonico, con l’accettazione da parte dei cittadini luganesi dell’iniziativa federale sulle residenze secondarie: un’aria che si è respirata anche nel recente incontro del Municipio con la popolazione della zona est della città, dove i convenuti hanno sollevato soprattutto problemi relativi alla mobilità lenta, ai trasporti pubblici, alla salvaguardia dei nuclei storici, del verde e dell’ambiente.
Su questi contenuti e indirizzi, VivaGandria è disposta a dialogare e a fornire contributi. Ci auguriamo perciò che il Consiglio Comunale accolga la mozione e che il prossimo Municipio sappia favorire la compartecipazione dei cittadini meglio di quanto abbia saputo fare quello attualmente in carica.

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