Si tratta indubbiamente di un avvenimento che potrebbe diventare importante: martedì 28 maggio alle 20.30 nella palestra delle scuole comunali di Bré è programmato l'evento di lancio per la revisione del piano regolatore di Bré. Tutti sono invitati a partecipare. La serata, organizzata dal Dicastero Pianificazione, Ambiente e Mobilità, è promossa dal Municipio di Lugano.
Un evento importante perché per la prima volta il Municipio si prefigge il coinvolgimento della popolazione nella definizione del piano regolatore, forse nel senso di una pianificazione partecipata come auspichiamo da tempo. Sembra quindi che il recente cambiamento della compagine municipale stia portando un'aria nuova. C'è quindi ragione di essere ottimisti, ma occorre nel contempo essere prudenti. Questa prima serata è quindi importante perché ci permetterà di cominciare a capire da che parte tira il vento.
Una questione che ci lascia un po' perplessi è quello del contesto limitato - quello della zona Prati per la quale era preconizzata la costruzione di diversi edifici e che invece gli amici di Bré vedrebbero più volentieri conservata come zona verde - nel quale viene circoscritta la discussione. Ci sembrerebbe più opportuno partire dal tutto - dall'intero comparto di Bré - per poi scendere al particolare. L'altra questione che ci lascia perplessi è quella dei tempi dati. La discussione che comincia a fine maggio dovrebbe concludersi in settembre: un po' poco, con le ferie estive in mezzo.
Anche in previsione di questo evento, Uniti per Bré, VivaGandria e il gruppo Carona e l'Arbostora si sono incontrati e hanno deciso di collaborare per riflettere sulla questione e definire una linea comune. In questo primo incontro è stato rilevato come diversi Comuni aggregati negli ultimi anni alla Città di Lugano siano contemplati negli inventari federali e in particolare dall'ISOS, l'Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d'importanza nazionale. Crediamo che le raccomandazioni dell'ISOS debbano essere ritenuti vincolanti - cosa che oggi non avviene - nei comparti contemplati nel nuovo piano regolatore di Lugano. Questo è auspicato dal Piano direttore cantonale e addirittura ordinato dal Tribunale Federale. Un impegno del Municipio in tal senso permetterebbe di avviare il dibattito su un binario promettente.