C'è preoccupazione in paese per i continui interventi tecnici che, accumulandosi, intaccano e snaturano progressivamente la singolarità e il fascino del luoghi. Dopo lo shock delle terribili centraline per le fogne e del cattivo inserimento nelle rive dell'impianto fognario, recentemente è stata la volta del muro del cimitero...
Eppure basterebbe il disegno oculato di una buona mano d'architetto per fare di quei piccoli interventi occasioni di ripristino e/o plusvalore aggiunto.
Dal 2008 non smettiamo di battere il chiodo. Secondo noi serve un inventario integrale, come serve uno studio dell'area dell'entrata carozzabile. I nostri progetti in merito hanno accolto favori cantonali e federali. Siamo ora in attesa che si aprano le porte di una discussione e di una concertazione con l'autorità comunale, Nel 2009 abbiamo richiesto una valida supervisione architettonica per tutti i piccoli interventi tecnici e di manutenzione a Gandria. Le direttive emanate allora dalla signora Giovanna Masoni, cui il Municipio aveva delelgato la questione, non hanno purtroppo avuto nessun effetto. Perciò pochi giorni fa abbiamo di nuovo scritto al Municipio per offrire l'operato di una nostra squadra di professionisti, che sono già sul posto e possono, per il solo piacere di giovare al bene comune, farsene carico. Alla lettera abbiamo allegato esempi fotografici per illustrare quello che non va e quello che si può fare.
Speriamo ora che qualcosa cominci a muoversi e che le porte si aprano, come domani si apriranno quelle delle cantine e il 1° ottobre, per i bambini, quelle delle case storiche di Gandria.