29 ottobre 2009
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Due anni fa il gandriese Roberto Genazzini ha scritto una divertente poesia dialettale dopo il matrimonio d'interesse tra Lugano e Gandria. Sulla casa comunale sventolava ormai il gonfalone di Lugano, ma "rispetto e stima non s'ammainano" e come "provare affetto per quel nuovo simbolo"?. Nella maglia del FC Lugano indossata da bambino in "memorabili partite giocate tra i vicoli del mio paese" - quegli spazi comuni ora un po' in disuso ricordati da Nicola Emery - trova stimolo per "rime dialettali che sognano l'immortalità di Gandria". Ci fa tenerezza quei "dó giácch i fa na pòrta, trii corner un penalty", una formula classica che ha segnato in modo indelebile i ricordi di tanti maschietti.