Da sei anni la nostra associazione si prodiga per la salvaguardia del patrimonio architettonico e paesaggistico di Gandria. Nel frattempo sono sorte altre associazioni e gruppi che nel cantone perseguono gli stessi scopi. Tra di loro è nata lentamente la consapevolezza che oltre al lavoro di sensibilizzazione e resistenza puntuale è necessario occuparsi anche della modifica di una legislazione cantonale lacunosa che negli anni trascorsi ha permesso il verificarsi di molti scempi.
Perciò le associazioni ambientaliste di cittadini si sono incontrate per definire e proporre due iniziative che vogliono colmare alcune lacune legislative e facilitare gli interventi puntuali di tutela.
La prima, denominata Spazi verdi per i nostri figli, si prefigge di tutelare gli spazi non o poco edificati di fondovalle, in particolare i piani della Riviera, di Magadino, del Vedeggio, del Laveggio e del Gaggiolo. E’ promossa da diverse associazioni di cittadini (tra cui VivaGandria) e contadine; un “connubio” interessante che di per sé rappresenta un’importante novità. Si tratta di un’iniziativa elaborata e in caso di accettazione popolare diventerebbe testo di legge entro cinque anni. Qui trovate le informazioni e il formulario per la raccolta delle firme.
La seconda, Un futuro per il nostro passato, è invece un’iniziativa generica promossa dalla STAN per tutelare il nostro patrimonio architettonico. Se accolta, i suoi postulati dovranno essere trasformati in legge e applicati dalle autorità cantonali entro tempi brevi, in particolare per quanto riguarda l’elenco dei beni culturali con l’inclusione dei comparti edificati e non edificati censiti dall’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere (ISOS). Trovate qui le informazioni e il formulario da firmare.
Sono iniziative che partono dal basso, che non godono dell’avallo dei partiti (divisi al loro interno su queste tematiche), e richiedono il contributo attivo di ognuno di noi: vi invitiamo perciò a firmarle e a farle firmare.