Cento anni fa Gandria ha accolto Kafka con un calda giornata di sole. Quest'anno ne ha accolto il ricordo con una tiepida giornata di pioggia, costringendo pubblico e artisti a rifugiarsi sotto il portich lungh. Ma anche quando è imbronciata, Gandria sa esprimere tutto il suo fascino: il portico, dove solitamente i vicini tengono la loro festa annuale, si è dimostrato particolarmente adatto anche per accogliere eventi di questo genere.
Il mattino, prima dell'aperitivo offerto da VivaGandria, Antonio Gili - direttore dell'Archivio storico di Lugano - ha illustrato ai presenti i momenti del passaggio di Kafka. Nel pomeriggio gli artisti (Daniele Bernardi, le Schegge di vetro Ruben Oviedo e Marco Viale, Flavio Stroppini, Zeno Gabaglio e Anhai Traversi, Fabrizio Sassi e Andrea Rusconi) hanno saputo avvincere il pubblico con le loro prestazioni, complice anche il mormorio della pioggia che a tratti si mescolava alle loro fini colonne sonore. Ringraziamo Mauro Valsangiacomo, l'estroso factotum delle Edizioni alla chiara fonte, per averci proposto dei buoni momenti.