Finora abbiamo preferito non esprimerci sul PSE: non siamo un partito e, per quanto possibile, evitiamo le consegne di voto. Ora che molti si sono già espressi (con il voto per corrispondenza) per quelli che non l’hanno ancora fatto azzardiamo alcune opinioni. Come noto il referendum contro il PSE è stato indetto dall’MPS, un partito che a Lugano è quasi inesistente. Ha però raccolto circa cinquemila firme (ne erano necessarie 3000). Ciò ha suscitato una vera fifa blù in Piazza Riforma e sono stati messi in atto ingenti mezzi per ottenere un sì alla prossima votazione del 26 novembre (basti pensare ai 21 aperitivi organizzati nei quartieri, alle entrate gratuite per le partite del FC Lugano, ecc): segno che qualcuno ha ritenuto vantaggioso mettere a disposizione molti soldi.
Raramente una votazione comunale ha registrato una tale polarizzazione, soprattutto nel PS e nel PLR. Chi avrebbe mai pensato di vedere come alleati Martino Rossi e Fulvio Pelli? Oppure un anziano di Molino Nuovo come Franco Masoni (già deputato al Consiglio degli Stati) esprimersi decisamente per il no come Pino Sergi? Anche noi, come aderenti ai Cittadini per il Territorio del Luganese (vedi il loro contributo), pur non dando consegne di voto, siamo favorevoli al no. Se dovesse prevalere, il Municipio ne uscirebbe con le ossa rotte. Se dovesse prevalere il sì ne uscirebbero con le ossa rotte le finanze del comune. In ogni caso, certamente, non chi pratica sport a Lugano.