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15 giugno 2019 6 15 /06 /giugno /2019 21:50

Il 12 maggio scorso all'Assemblea di quartiere di Gandria - presenti il sindaco Borradori con i Municipali Cristina Zanini Barzaghi e Michele Bertini - sono stati presentati due progetti importanti.
Il primo riguarda la trasformazione della ex-casa di quartiere in SPIN - spazio incontro. Era in discussione da due anni ed è stato ampiamente dibattuto in varie istanze (ve ne abbiamo riferito l'anno scorso). Dato il coinvolgimento dei residenti nella fase di elaborazione non sorprende che il progetto sia stato accolto dai presenti con un sentito applauso. Ora potrà essere realizzato: in autunno il Municipio dovrebbe chiedere al legislativo lo stanziamento del credito e forse i lavori potranno iniziare già l'anno prossimo.
Controverso invece il secondo progetto, relativo al rifacimento della piazza di giro (o posteggio?) dietro la chiesa, che ha raccolto molte critiche tra gli astanti. Si tratta, è vero, solo di un progetto di massima ma gli scopi che si prefigge sono apparsi ai più troppo riduttivi. L'insoddisfacente situazione attuale deriva da un errore di pianificazione risalente agli anni Cinquanta del secolo scorso che vengono ancora sottaciuti, per non dire completamente ignorati. Non risolve per niente il problema dei parcheggi a Gandria - che rischiano di acuirsi se dovesse andare in porto la trasformazione dell'Hotel Moosmann in 24 appartamenti -, non tiene conto del contesto urbanistico e per di più non rispetta nemmeno i dettami del Piano regolatore che richiede, prima di ogni trasformazione nella zona, la presentazione di un piano di quartiere. Perciò una cinquantina di abitanti di Gandria hanno sottoscritto una lettera al Municipio - consegnata la sera stessa ai Municipali presenti - per chiedere il ritiro del progetto e un esame approfondito della situazione.
 

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