A parte le tradizionali abbuffate, le scorribande in negozi e mercatini e gli scambi di auguri, il dicembre gandriese segnala due eventi propri.
Per il terzo anno consecutivo è andato in scena il calendario dell’Avvento proposto da Gandria s’illumina!, con vari incontri e attività per i bambini nelle case illuminate del paese, di cui vi offriamo alcune foto.
Si è inoltre felicemente conclusa l’annata 2018 dell’olio di Gandria, che ci aveva molto (pre)occupati in novembre per la raccolta. Le 240 bottiglie messe in vendita sono andate completamente esaurite il 9 dicembre. Altre 40 bottiglie sono state riservate dalla Città, che le utilizzerà per omaggi ai suoi ospiti; 16 bottiglie vanno ai proprietari che mettono a disposizione le parcelle per gli oliveti. Le ultime 7 bottiglie sono state consegnate il 20 dicembre ai 7 Municipali della Città, quale omaggio e ringraziamento per il sostegno che il Comune offre a questa nostra attività. In totale 75,75 litri, una buona annata.
Per formulare il nostro auspicio vi proponiamo un esercizio di memoria: l’11 dicembre 2008 nasceva ufficialmente l’Associazione VivaGandria. Sì, abbiamo ormai 10 anni il che ci conferisce maggior legittimazione legale nel presentare ricorsi e formulare proposte. L’Associazione nacque in seguito alla petizione di 110 cittadini Gandriesi al Consiglio di Stato che chiedeva la protezione integrale del villaggio ai sensi della Legge cantonale sulla protezione dei beni culturali. Allora (ma anche oggi) avevamo un solo esempio a cui riferirci: quello del villaggio di Fusio per il quale il governo cantonale aveva appunto previsto la protezione integrale. Dieci anni dopo, in seguito a un ricorso, quella protezione non è ancora stata formalizzata. E 10 anni dopo anche la petizione dei Gandriesi rimane ancora senza risposta. Questo mostra che in questa materia i tempi sono spesso lunghi, quasi estenuanti, e richiedono una grande perseveranza. Ora sembra che per Fusio il 2019 dovrebbe essere l’anno buono, quello che vedrà l’applicazione della protezione integrale che potrà dare inizio ai primi interventi di valorizzazione. Ce ne rallegriamo e nel contempo formuliamo l’auspicio che anche i Gandriesi potranno finalmente ottenere dal Consiglio di Stato quella risposta che aspettano da troppo tempo.