La Confederazione ha emesso il suo giudizio sui programmi svizzeri di agglomerato di terza generazione. Su 36 programmi inoltrati dalle agglomerazioni svizzere, quattro sono stati giudicati insufficienti e sono stati esclusi dai contributi federali in base a quattro criteri di valutazione. Tra questi il PAL3, la terza fase del programma di agglomerato del Luganese.
I Cittadini per il territorio - che nel 2016, in fase di consultazione, avevano espresso fondate critiche alle proposte della Commissione regionale dei trasporti (CRTL) - chiedono ora un cambiamento di gestione in seno alla stessa “non solo per i suoi insuccessi nel campo della programmazione territoriale, ma anche per l’inconcludenza della sua azione di intermediazione tra Comuni e Cantone e per l’incapacità di dialogare e costruire un consenso con la popolazione”.
Un problema noto da tempo, perché non c’è dubbio che su questa sonora bocciatura pesa fortemente un PAL2 fallimentare nella concezione e nella fase di realizzazione, tutt’ora in alto mare, che ha già fatto perdere al Luganese svariati milioni di contributi federali. Ricordiamo che su questo pende ancora il referendum contro il credito di 102 milioni votato dal CC di Lugano per il suo finanziamento. Dopo un ricorso pretestuoso è tenuto in ostaggio da oltre due anni in un cassetto del Tribunale amministrativo cantonale: un vergognoso schiaffo ai tanto conclamati diritti popolari.
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