Tutti i fuochi di Gandria hanno ricevuto l’invito per l’assemblea di quartiere del 26 gennaio. Mai invito fu più laconico: Presentazione di alcune novità importanti per il Quartiere. Per ovviare vi forniamo alcune anticipazioni. Saranno presenti il Sindaco e alcuni Municipali, quindi un’occasione per dialogare con loro. Si parlerà del nuovo operaio comunale entrato in funzione il 1° gennaio, che sostituirà le squadre esterne impiegate negli anni scorsi. Sulla carta si tratta di ottima cosa e facciamo gli auguri al nuovo arrivato. Si parlerà ovviamente della nuova ordinanza sui parcheggi, contro la quale è stato presentato ricorso. Sarà annunciato il prossimo rifacimento dei gabinetti pubblici sulla piazza di giro e la riapertura in primavera di quelli alle Cantine. Tutto sommato queste novità non sono molto importanti, di fatto rientrano negli affari ordinari che competono all’amministrazione cittadina e alla Commissione di quartiere.
Sarà però presentata anche una novità importante, che ci rallegra: un progetto per la valorizzazione e la sistemazione del comparto di Gandria redatto dallo studio OIKOS e dall’architetto Enrico Sassi per incarico del DSU. Lo stesso propone la nuova manutenzione paesaggistica e infrastrutturale del sentiero di Gandria e la sistemazione degli uliveti - muri, piante e segnaletica - tra Castagnola e il nostro villaggio. È stato presentato lunedì scorso alla CQ, a VivaGandria e agli Amici dell’olivo e già questo costituisce una novità: sembra poco, ma è la prima volta che viene intrapresa la strada della consultazione preventiva. Si tratta di un progetto lungimirante che porta a Gandria un vero plusvalore nel campo della protezione paesaggistica e della promozione turistica; i dettagli vi saranno illustrati all’assemblea alla quale, per questo, vale la pena partecipare per sostenerlo con convinzione. Perché per ora si tratta solo di un progetto e richiederà l’avallo del Consiglio comunale che, di fronte a un costo non indifferente (si parla di circa un milione di franchi), potrebbe anche recriminare. Oppure potrebbe essere rinviato alle calende greche in nome di “cose più urgenti da fare”.