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8 luglio 2015 3 08 /07 /luglio /2015 13:22

Nella primavera 2012 la Commissione dei trasporti del Luganese (CTRL) ha proposto un Piano d’agglomerato (PAL2) brutto e costoso, che prevede un rapporto modale trasporto pubblico/trasporto individuale identico a quello già pessimo di oggi (1 a 9): tra vent’anni le strade di Lugano e del Luganese saranno intasate come prima, più di prima. Nel giugno 2013 la Confederazione lo ha giudicato carente e lesinato il sussidio federale: si chiedevano 200 milioni, ne sono arrivati solo 30. Invece di correggere gli errori Cantone e CTRL hanno stipulato una Convenzione per sovvenzionare con i nostri soldi (686 milioni) opere pasticciate.
Morale della favola: i 47 comuni coinvolti dovranno versare oltre il doppio del previsto (il 34% invece del 15, per un totale di 216 milioni). Lugano sborserà 102 milioni in vent’anni (più di 5 all’anno) per opere controverse sulle quali non avrà nessun controllo. La minoranza della Commissione della Gestione ha invitato il legislativo luganese a finanziare solo le opere in fase avanzata di progettazione, riducendo il contributo della Città a 53 milioni (2,6 all’anno): sul resto è possibile discutere in seguito nell’ambito del PAL3. Respingendo quella ragionevole proposta il Consiglio Comunale ha però deciso di perseverare nell’errore.
Le associazioni per la salvaguardia del territorio di Lugano (tra cui VivaGandria), con l’ATA e i partiti di sinistra hanno ora lanciato un referendum contro il credito appena votato. È giusto opporsi a questa politica avventata, per un deciso sviluppo del trasporto pubblico, per il tram tra Cornaredo e Grancia e il prolungamento della FLP fino a Viganello o Molino Nuovo, per un ordinamento armonioso del territorio. Per liberare il futuro dalle insopportabili code di veicoli, ai Luganesi si offre oggi la possibilità di sostenere il referendum contro il finanziamento del PAL2.

Qui potete scaricare il formulario per la raccolta delle firme.
Qui troverete le nostre obbiezioni sui contenuti (per un'informazione esaustiva potete ordinare al prezzo di 20.- fr il nostro studio Un programma sostenibile per lo sviluppo dell'agglomerato luganese).
Qui invece l'opportuna osservazione di un lettore del Corriere del Ticino.

Firmate e fate firmare!

 

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